Poche ore prima in Rai durante “Domenica In” un’incauta Mara Venier, conduttrice della trasmissione, ha reso omaggio all'ormai novantaseienne Antonio Pallante, l’attentatore fascista di Palmiro Togliatti, allora segretario e uomo di punta del PCI. Il Pallante sparò alle 11.30 del 14 luglio 1948 tre colpi di pistola mentre Togliatti usciva da Montecitorio. Subito dopo vi furono mobilitazioni e agitazioni in tutto il Paese, i partigiani comunisti pronti a riprendere le armi furono placati dal celebre appello alla calma lanciato dallo stesso Togliatti sul letto d’ospedale.
Eppure quella storia, che è storia collettiva d’Italia, sembra dimenticata o peggio volutamente oscurata dai grandi canali dell’informazione pubblica che processano Battisti e plaudono Pallante, due facce della stessa medaglia.
Oggi, 21 gennaio 2019 non è poi così complicato mettere un numero 98 sulla torta, la rivoluzione è sempre giovane. C’è tanto da imparare dall’oriente comunista cinese che sovrasta ogni nostra alba quotidiana in modo severo ed originale.
Nell'era della rivoluzione digitale la domanda è: può esistere una forza più comunista nella sostanza che nella forma, in grado di misurarsi coi nuovi processi dell’umanità? La risposta è affermativa.
Ed allora, buon compleanno PCI.