Di Michele Tripodi. L’11 giugno del 1984 morì Enrico Berlinguer. Una vita spesa per la politica. Una storia comunista. In linea con le proprie passioni giovanili, l’ultimo segretario gigante del P.C.I. non fece mai mistero della sua coerenza, virtù oggi pressoché sconosciuta ai tanti aspiranti apologeti del suo nobile pensiero. Berlinguer fu un politico “nobile” col sangue rosso che scorreva nelle vene. Mi piace pensare cosa avrebbe detto il PCI di allora sulla scesa in politica di un nobile (col sangue blu) decaduto per Costituzione ma curiosamente riabilitato alle sue funzioni di cittadino italiano. Emanuele Filiberto, l’erede della tramontata dinastia reale dei Savoia, lo ha annunciato in un video in mezzo alle commemorazioni della Festa della Repubblica ed all’anniversario della morte di Berlinguer.
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Funerali di stato per Berlusconi
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